Cambiare punto di vista è un concetto tanto semplice quanto al tempo stesso difficile da comprendere veramente. Veramente nel senso che per ottenere un vero risultato, non basta decidere un cambiamento sul piano emotivo, cosa che accade sempre in prima istanza quando una situazione ci mette all’angolo, ma accompagnare questa decisione con tutta una serie di scelte fatte con consapevolezza, e poste in essere su altri piani, dove è assolutamente necessario operare con la stessa intensità. La mancanza di profondità del nostro intento è ciò che molto spesso lo rende inefficace, in atre parole “non vero”. Per esempio: quando si inizia in nuovo progetto, oltre ovviamente la massima cura nel predisporlo in ogni più piccolo dettaglio per cercare di evitare ogni possibile errore, dobbiamo corredarlo del più importante dei pilastri; la ferma, incrollabile convinzione che stiamo per concretizzare un sogno, qualcosa che sentiamo come già interamente realizzato in noi. Dobbiamo sentirlo nella “pancia”; si tratta di fornire al nostro progetto il carburante necessario non per volare, ma per entrare in orbita! Una volta deciso il lancio, il nostro intento dovrà essere senza dubbio il migliore del mondo, e niente dovrà incrinare nemmeno per un momento questa convinzione. Per questo è necessario riuscire a spostare il nostro punto di vista sollevandoci sopra la nebbia dei luoghi comuni, delle abitudini mentali, e delle convenzioni lasciando evadere dalla gabbia delle credenze limitanti i progetti della nostra vita. Credere in se stessi è sicuramente il primo passo; abituarsi a cambiare serenamente punto di vista, assicura sotto ogni aspetto la migliore condizione al processo della realizzazione.
Alessandro A. Pardini
Grazie …..
Proprio poco fa abbiamo parlato delle credenze limitanti ….. Che combinazione