Proseguo la strada iniziata con questo titolo di un mio post del 5 aprile di quest’anno, che potete facilmente trovare nella cronologia del blog “Eremo dei nani”. Ogni “Tempo” ha i suoi protagonisti: questo vale in ogni ambito, sia in quello che riguarda ciò che viene chiamata impropriamente “società” (che letteralmente prevedrebbe un accordo generale e volontario tra coloro che ne fanno parte, cosa che guardando bene in giro non mi pare così scontato), sia nei diversi piani di esistenza invisibili, che sono in stretto rapporto tra loro su tutti i vari livelli. Il significato della parola “Tempo” qui vuole essere intesa non solo come unità di misura convenzionale tipicamente terrestre, ma come connotazione emblematica di un tratto particolare di questa misura. Dando per scontato questo “ordinamento” composto di diverse esistenze parallele e interagenti, ampiamente trattato in molte teorie e letteratura filosofica di dimensioni editoriali eccezionali, si deve necessariamente arrivare alla comprensione dell’esistenza di una strategia, un’architettura di proporzioni inimmaginabili come “regia” esecutiva generale, il cui nome o natura non importa ora definire. Si può osservare facilmente, interessandosi un po’ di storia dell’umanità, come nel corso dei secoli si siano alternati in modo regolare periodi ricchi di illuminazione culturale ad epoche di profondo oscurantismo, portando alla luce su tutti questi piani esistenziali, con ruoli e conoscenze diversi, Maestri da una parte e Discepoli dall’altra, adatti al loro ruolo. In questo alternarsi di polarità attive e passive, dove non esiste il “bene o il male”, ma solo la necessità assoluta di far proseguire l’evoluzione dell’umanità, gli antichi insegnamenti originali da cui sono nate tutte le tradizioni culturali e religiose del mondo, sono stati distorti e manipolati ad arte, per consentire agli uomini di indirizzarsi verso il necessario cammino. Riprendendo appunto il mio precedente post posso, uno per tutti, fare l’esempio che conosco personalmente meglio di ogni altro, di un testo di saggezza tra i più antichi e riveriti del mondo, L’ I’Ching o I King: questo in qualche “tempo” ha illuminato splendidamente generazioni di maestri, ed in altri si è camuffato da strabiliante “effetto per maghi da circo”, rendendo in quella veste inefficace il suo vero insegnamento. Volendo entrare nel misticismo che ammanta l’I King, dovremmo intuire che la volontà propria e residente nell’essenza del Libro stesso(venerato in Cina alla stregua di un grande maestro vivente), posta su un piano di sapienza e di “regia” a noi sconosciuto, abbia ritenuto che questo fosse ciò che serviva in quel particolare momento all’ evoluzione umana. Con il termine “stregoni”, nella spiegazione delle origini e della storia millenaria ed affascinante del I King, si è inteso identificare diverse scuole di maestri, succedutesi in epoche diverse in quelle terre, riguardo l’utilizzo divinatorio e interpretativo del libro dei mutamenti. Il forte influsso che questo straordinario testo ha avuto, ed ha ancora oggi soprattutto in Oriente, si è fatto strumento di potere nelle mani di chi poteva gestirne l’utilizzo, e ciclicamente, in concomitanza di cambiamenti nelle condizioni culturali ed economiche della società o più in generale appunto “dei tempi”, si è lasciato conquistare da orde di sedicenti (forse inconsapevoli, ma certo non casuali) maestri, corrotti dall’ambizione e dal protagonismo. Costoro, favoriti dalle condizioni di generale dissolutezza e dall’appannamento dei riferimenti civili della società di quel momento, e definiti appunto “stregoni”, hanno deviato dal percorso di quel profondo e amorevole ammaestramento spirituale, degno del rango di dottrina etica e religiosa, nato dalla leggendaria figura del mitico saggio Fù Xì, pare oltre 4000 anni or sono, andando verso la più mera superstizione o stregoneria delle scuole dette “Fàng Scì”,“maestri neri”; guidati unicamente da interessi personali e di potere, impregnando e distorcendo i simboli ed i significati originali dei testi, con immagini grottesche, inventando assurdi riti incomprensibili per il popolo, con il solo scopo di assoggettare le masse con la paura, fomentando la diffidenza e le più bieche emozioni negative. La storia prosegue illustrando come quel periodo oscuro, al termine dell’opera opportuna, fu poi spazzato via, ripristinando gli antichi valori. I saggi pensatori di ogni dove e ogni tempo, sostengono univocamente che l’osservazione del passato (e ho usato il termine osservazione di proposito), volendo, ci è d’esempio continuamente e appositamente. Per effetto delle ciclicità degli eventi tipica del pianeta-scuola Terra, per chi vuole “vedere”, pur senza entrare in inutili considerazioni sui fatti odierni, fin troppo confusamente dibattuti ovunque e che in questo post non sarebbero di alcuna utilità, si potranno notare altresì analogie quasi millimetriche perfino dei minimi dettagli. La buona notizia, mi perdonerete i termini poetici un po’ triti, ma sempre efficaci, è che ogni notte per quanto buia e apparentemente infinita, prelude sempre aduna nuova alba. Come in passato, applicando quindi la saggia pratica dell’osservazione e del discernimento, si dovrà necessariamente raggiungere anche oggi un “Punto Zero” stabilito dalla famosa e onnisciente “regia”, oltre il quale questa imperversante farragine nera sarà debitamente spazzata via. Come in passato, nuovi maestri e discepoli, adatti al “lavoro di pulizia” e distribuiti su tutti i livelli sociali, molti dei quali ancora non consapevoli dei rispettivi ruoli, sono già stati messi da tempo nelle migliori condizioni per riuscire a “sentire” come un irresistibile, inequivocabile messaggio, che la strada ora deve essere cambiata. Non c’è spiegazione razionale a come questo accada, perché non può essere trovata con termini comprensibili attraverso la normale meccanica di funzionamento mentale odierna. L’auspicio è quello di riuscire ad osservare se stessi e le proprie emozioni senza identificarsi in loro, senza lasciarsi travolgere dal vento della apparente normalità condizionata ad arte, propria delle masse, rimanendo centrati sul momento presente, l’unica realtà possibile; di ascoltare ciò che si “sente” senza le parole con fiducia, mettendosi in discussione senza timore, confidando per questo in una “regia” infallibile che ci guiderà con certezza. Non servono ora le obsolete crociate o gli slogan gridati nelle dimostrazioni di piazza, alimento ben studiato per nutrire ulteriori acredini e divisioni. Serve prendere coscienza della necessità di un profondo cambiamento interiore per ognuno di noi, per poi essere di esempio ad altri nella vita quotidiana, ripristinando con coraggio e costanza, il silente “Seme della Verità che rende Liberi” per una nuova prossima, luminosa stagione.
Le epoche degli stregoni 2
da alessandro.a.pardini@eremodeinani.com | 4 Ott, 2021 | Arti antiche, Auto guarigione, Crescita personale, Cultura, Divinazione, Esoterismo, filosofia orientale, I Ching, Spiritualità | 1 commento

Ciao Alessandro, tema di grande attualità questo, che sento in modo forte. Viviamo tempi complessi! Da poco personalmente ho attraversato un periodo in cui le emozioni mi hanno messa a dura prova….. Facile perdere riferimenti e sentirsi persi, ma riuscire ad osservarsi aiuta a distaccarsi e comprendere che tutto avviene in funzione della crescita della intera umanità piuttosto che del singolo individuo, mi piace come risuona in me. Mi auguro davvero che il tuo auspicio possa divenire presto realtà.
Grazie per i tuoi post, che mi erano mancati negli ultimi mesi!