Sul tema delle emozioni, cosa sono, da dove provengono e perché si generano, la letteratura scientifica, psicologica e narrativa, fornisce una vastissima quantità di interessanti contenuti. Nonostante questa ricca e variegata offerta di informazioni, la maggior parte delle persone non conosce veramente questa importantissima risorsa esclusivamente umana. Se ci guardiamo intorno con attenzione, possiamo facilmente osservare come rabbia, ansia, gioia, trepidazione, gelosia, abbiano quasi sempre il sopravvento nella gran parte dei pensieri e delle azioni che compiamo quotidianamente. Le emozioni sono essenziali per la sopravvivenza della specie, è anche grazie a questa particolarità che l’uomo è riuscito a progredire su questo pianeta; ma si tratta solo di un buon “accessorio”, un suggeritore personale istantaneo, non dovrebbe essere lui il protagonista della gran parte dei nostri gesti. Questo accade perché ci identifichiamo totalmente nelle nostre emozioni, dando spesso loro un ruolo che non dovrebbero avere. Vi siete accorti di quante volte ripensando con onestà a certe risposte, certi atteggiamenti, o prese di posizione, ci domandiamo perché abbiamo tenuto quella condotta, come mai in quel momento non siamo stati capaci di fare altro che agire o reagire senza accorgerci di chi veramente stava decidendo. Le emozioni, di qualsiasi tipo siano, devono essere riconosciute come resoconto immediato di tutto ciò che il passato ci ha insegnato nel bene e nel male, ma niente più di questo. Ciò che in tempo infinitesimale viene tradotto sotto forma di impulsi emozionali, deve essere utilizzato per scegliere con consapevolezza la strada migliore per affrontare il momento. In questo modo le emozioni diventano veramente una formidabile risorsa. La prima cosa da fare è essere consapevoli della funzione accessoria delle emozioni, in seguito bisognerà impegnarsi a scegliere di aspettare che l’emozione abbia completato il suo lavoro d’informazione, conseguentemente, mantenendo lucidità e presenza mentale, operare consapevolmente le nostre scelte. Ci vuole tempo? Si. Ci vuole impegno continuo? Si. Ma senza questo attento lavoro di controllo e gestione, non possiamo vivere la nostra vera vita, non stiamo agendo nella realtà di adesso, ma nel continuo susseguirsi dei riflessi del passato; questo rallenterà o in alcuni casi impedirà di attrarre nella nostra vita ciò di cui abbiamo veramente bisogno per raggiungere il vero benessere.
Il vero volto delle emozioni
da alessandro.a.pardini@eremodeinani.com | 18 Dic, 2020 | Arte e filosofia Zen, Auto guarigione, Creatività, Crescita personale, Meditazione dinamica | 4 commenti

Grazie, tanti tanti spunti di riflessione in questo articolo. Molte volte emozioni senza controllo mi hanno fatto agire come un burattino manovrato da fili invisibili… restare presenti a se stessi, un’arte da imparare!!
Emozioni, una miniera di ispirazione, per una vita piena di colori. Sono d’accordo con Franca ma non rinuncerei mai a vivere intensamente ogni momento. Difficile mediare… Grazie bellissimo post
Carissima Stella, non bisogna mai rinunciare alle emozioni, anche perché non è proprio possibile fortunatamente; basterebbe solo riconoscerle ed essere coscienti del loro vero scopo, utilizzandole per il loro meraviglioso potere di colorare il mondo, senza invece più facilmente farci utilizzare .. e si può fare!
Grazie per aver letto e commentato.
Grazie a te Franca!