Che la musica sia un vettore energetico potente è risaputo, è facile riscontrarlo semplicemente nelle emozioni che un qualsiasi pezzo musicale riesce a muovere in noi al suo ascolto; ci sono eminenti studiosi di ogni parte del mondo che scoprono ogni giorno nuovi aspetti applicativi o peculiari della musica e più in generale dei suoni; ma a parte le bellissime sensazioni che ogni componimento musicale porta con sé, esiste anche un fattore fisico che contribuisce a rendere concreta la funzione del suono. La “frequenza” che ci consente di ascoltarlo, sì perché il nostro apparato uditivo percepisce solo una piccola parte dei suoni esistenti, e lo fa grazie alla vibrazione trasmessa nell’aria (serie di onde più o meno ravvicinate tra loro) che questi suoni imprimono al timpano e poi a tutto il sistema dedicato all’udito. Dato per assunto che ogni “cosa” nell’universo si compone di energia in movimento, è logico pensare che a tutto corrisponda una precisa frequenza vibrazionale. Gli studi su come le frequenze agiscano sul nostro piano fisico, e poi su tutti gli altri piani esistenziali non sono che all’inizio, e molto ancora risiede nel campo della teoria. Se prendiamo ad esempio i sette Chakra principali, che nella tradizione indiana e orientale, rappresentano le porte energetiche primarie dell’uomo (inteso ovviamente come genere umano), questi si basano proprio sul passaggio di collegamento tra l’energia umana ed il “respiro universale” sotto forma di frequenza energetica o vibrazione, e seppure non esistano evidenze scientifiche che possano confermalo, ciascun Chakra ha un preciso valore in termini di misura. Tralasciando le molte possibilità di interagire con i Chakra offerte dalla medicina alternativa, anche i suoni quindi pare possano accordarsi, ovvero raggiungere frequenze analoghe a quelle delle frequenze assegnate alle porte energetiche con effetti benefici. Come detto non esiste un modo scientifico ufficiale per stabilire una misura (Hertz) per le frequenze dei Chakra, ma esistono studi al riguardo, evidentemente basati su esperienze dirette, che concordano quasi tutti, come accade in ogni nuova teoria, sull’individuazione delle frequenze giuste tradotte concretamente in precise linee di suono stabilite per l’appunto in Hertz (che è l’unità i misura di ogni frequenza): Primo Chakra: 396 Hz; secondo 417 Hz; terzo 528 Hz; quarto 639 Hz; quinto 741 Hz; sesto 852 Hz; settimo 963 Hz. Bisogna chiarire che tutte le suddette linee di frequenza possono avere sonorità udibili diverse, pur rimanendo coerenti con la loro forma d’onda (numero di Hz). Per esempio gli strumenti di un orchestra, qualunque musica eseguano, sono tutti accordati su una frequenza di 440 Hz, significa che suonando la nota terza nota LA o “corale” sulla tastiera di un pianoforte, il suono emesso avrà (in parole povere) 440 vibrazioni al secondo; tale misura è oggi convenzionalmente adottata come il chilo, il metro eccetera. Bisogna anche osservare trattandosi di onde sonore che si spostano attraverso e per mezzo dell’aria, che un conto è ascoltar “vibrare” uno strumento o un orchestra dal vivo, ed un conto è ascoltare la stessa vibrazione riprodotta da un normale altoparlante ad esempio di una radio. Per finire un cenno alla famosa frequenza 432 Hz, la vibrazione miracolosa, o divina, o dell’universo, secondo molti accordatrice dell’anima: il numero 432 avrebbe in sé proprietà speciali. È la somma di quattro numeri primi consecutivi, è la radice quadrata di rapporti numerici riferiti al triangolo equilatero, ci sono 432 statue di Buddha sul monte Meru, eccetera (su Google si trovano moltissime altre spiegazioni). Un tempo le orchestre suonavano con accordature diverse anche da paese a paese, tanto che era difficile per un musicista suonare con il proprio strumento in luoghi diversi da quelli in cui lo utilizzava normalmente, ma nessuno si è mai accorto di particolari differenze di tipo “emozionale” oltre quelle suggerite dalla musica stessa. Con l’avvento della New Age, certamente l’interesse riferito a questo e a molti altri temi “esoterici o metafisici “ si è dilatato esponenzialmente generando un’ immensa mole d’informazioni molte delle quali, ovviamente, non confutabili per mancanza di riscontri oggettivi, e per lo stesso motivo prese per buone. Anche in questo caso, senza niente togliere alla parte percettiva che indubbiamente esiste, il buonsenso, l’informazione attenta e la sperimentazione rimangono sempre la strada migliore.
Frequenze sonore e Chakra
da alessandro.a.pardini@eremodeinani.com | 9 Apr, 2021 | Arte e filosofia Zen, Auto guarigione, Crescita personale, Cultura, Fai-da-te, Spiritualità | 4 commenti

Grazie Alessandro! Spiegazione tecnica, ma comprensibile anche ad una profana come me!
Ricordo ancora la prima volta in cui ascoltai suonare della musica classica dal vivo: era una stanza qualsiasi, si trattava solo di prove, i musicisti erano pochi e non professionisti, ma l’emozione fu così grande! Mi stupii del fatto che fosse così bello, molto di più rispetto all’ascolto di una grande orchestra registrata.
Domanda: delle cuffie di buona qualità, possono migliorare l’effetto percettivo e quindi i benefici dell’ascolto di una semplice riproduzione? Ovviamente penso ad una fonte di suono “pulito”…
Grazie e te Franca, La musica dal vivo è certamente la migliore. Tamburi sciamanici, campane tibetane e non, gong, canti gregoriani, om eccetera, basano il loro principale scopo sulla trasmissione di vere vibrazioni più o meno ampie. In alcune pratiche, la vibrazione prodotta va oltre la percezione uditiva, ma investe tutta la persona in una sorta di “massaggio” a tutto tondo fatto con onde sonore. Si deve poi pensare anche alla parte non fisica dell’essere umano composta di strati energetici su vari livelli, e qui, le frequenze operano in modo molteplice e diverso che per ora ascriviamo al campo delle emozioni. Lo scoppio di fuochi d’artificio in alto nel cielo dell’antica Cina ad esempio, andavano anche oltre ed erano utilizzati per generare potenti vibrazioni sonore e luminose utili a scacciare gli spiriti dei draghi oscuri durante le varie ricorrenze propiziatorie. La tecnologia di alta fedeltà certamente ha strumenti in grado di riprodurre i suoni registrati o in diretta attraverso altoparlanti di alta qualità, ma sono anche molto costosi. Le cuffie di qualità sono senza dubbio un ottimo strumento, ma anche qui vale lo stesso principio: gli Hz di riferimento orchestrale possono variare (440; 432; … e via così); e la percezione delle sonorità così accordate, sono tutte allineate con la frequenza di riferimento. Con la musica non dal vivo a mio avviso, si va poco oltre le emozioni trasmesse dai suoni che ovviamente sono legate a vibrazioni non “fisiche”. Con quella dal vivo, in più si può apprezzare anche l’impatto “fisico” prodotto sul nostro organismo dalle frequenze prodotte dagli strumenti. Questo per avere tutti i benefici della musica; reali e teorici (per ora).
Buona giornata!
Buon giorno
Da quando ho scoperto la musica a 432hz non riesco ad ascoltare musiche di altro tipo.
Ho comperato CD di Emiliano Toso con cui ho fatto un corso, CD di Rino Capitanata, CD di Martina e Giordano Sandalo. Uso campane armoniche, tamburo e carillon accordati a 432hz che trovo strumenti insostituibili per il mio benessere e quello dei miei pazienti
Consiglio a tutti l ascolto di questa meravigliosa frequenza che vibra all uniscono con l universo
Buon giorno Cinzia,
grazie per il tuo commento. Mi associo al tuo consiglio. Gli effetti del suono e più nel dettaglio il componimento di suoni in armoniche, pur essendo oggetto di studi da secoli, rappresenta un territorio ancora per gran parte inesplorato. Grazie all’impegno degli autori che citi, che conosco e che apprezzo moltissimo, si può notare come la loro concreta opera di divulgazione, stia facendo un grande lavoro per il benessere in modo semplice, efficace, ed alla portata di tutti.